Chi sono i Diplomatici
I
diplomatici italiani sono all’incirca 960. La dotazione organica
prevista dal DPR
18/67, la legge fondamentale che regola la carriera, ne
prevederebbe 1119, distribuiti tra i cinque gradi della carriera:
Ambasciatore, Ministro Plenipotenziario, Consigliere di Ambasciata,
Consigliere di Legazione e Segretario di Legazione.
Per
entrare in carriera occorre superare il concorso
che viene indetto quasi ogni anno per una trentina di posti e
che si svolge, limitatamente alle prove scritte, nel mese di settembre
a Roma.
Una
volta vinto il concorso si viene assunti con la qualifica di Segretari
di Legazione in prova. Per un periodo di circa nove mesi si frequenta
un corso di formazione presso l’Istituto
Diplomatico, e si viene assegnati ad un ufficio al Ministero
degli Esteri. Al termine di questo periodo di apprendistato, si
accede al grado iniziale della carriera, quello di Segretario
di Legazione. Ai sensi della Legge di riforma della carriera diplomatica,
il DPR
85/2000, i diplomatici sono a tutti gli effetti dei dirigenti
dello Stato a decorrere dal grado iniziale.
I
passaggi di grado successivi sono regolati dalla Legge. Dopo circa
dieci anni di permanenza in carriera una Commissione promuove
al grado di Consigliere di Legazione, basandosi in particolare
sulle valutazioni
che annualmente i funzionari dei gradi più bassi ricevono dai
propri superiori.
Simile
procedura viene seguita per le promozioni al grado di Consigliere
di Ambasciata.
Una
Commissione consultiva sovrintende, invece, alla nomina al grado
di Ministro Plenipotenziario proponendo al Consiglio dei Ministri
una rosa di nominativi dai quali effettuare la selezione. Esclusivamente
di nomina del Consiglio dei Ministri è invece quella al grado
supremo della carriera, quello di Ambasciatore. Per Legge, in
Italia sono ventidue gli Ambasciatori di grado.
Bisogna,
infatti, distinguere tra il grado di Ambasciatore e la funzione
di Ambasciatore.
A
capo di una rappresentanza diplomatica italiana all’estero – cioè
a svolgere funzioni di Ambasciatore - possono essere chiamati
non solo Ambasciatori di grado, ma anche Ministri Plenipotenziari
e pure Consiglieri di Ambasciata, a seconda dell’importanza della
Sede.
Il
Console, invece, non è un grado della carriera, ma solo una funzione
svolta all’estero. Anche in questo caso, in relazione all’importanza
della sede, il Console può avere il grado compreso tra Segretario
di Legazione (capo di Vice-consolato o reggente di Consolato)
e Ministro Plenipotenziario, come nel caso dei Consolati Generali
di Prima classe più importanti, quali New York, Parigi o Monaco
di Baviera.
L’Ambasciata
è la rappresentanza italiana in un Paese estero. Cura i rapporti
con il Governo del Paese ospitante e promuove l’Italia e le relazioni
del Paese con l’Italia, da un punto di vista economico e culturale.
Il Consolato, invece, si occupa nello specifico della comunità
italiana residente presso l’area di competenza nei Paesi esteri.
La sua opera va dall’assistenza ai connazionali, al rilascio dei
visti di entrata e dei passaporti. Inoltre, molti Consolati svolgono
funzioni di promozione economica nella circoscrizione di competenza.
L’Italia,
al 1 gennaio 2001, disponeva di 122 Ambasciate e 116 consolati,
oltre a 12 Rappresentanze permanenti, 3 Delegazioni speciali e
93 Istituti italiani di cultura. Le Ambasciate erano così ripartite,
geograficamente: il 37% in Europa, il 18% nell’Africa sub-sahariana,
il 17% nelle Americhe, il 14% in Asia e Oceania e la stessa percentuale
per l’area del Mediterraneo e Medio Oriente.